di Dario Limone
I nodi sono un punto cruciale di tutti i complessi pescanti per svariati motivi.
La scelta del nodo, rispetto alla sua capacità di interferire con il carico di rottura è uno dei primi.
Poi ci dobbiamo aggiungere la difficoltà di esecuzione, come la compatibilità tra diametri diversi, quando al nodo è affidato il compito di connessione tra due filati.
Non ultimo, come nel caso della pesca dalla spiaggia, anche il fatto di offrire la massima scorrevolezza durante il passaggio tra gli anelli di una canna lunga con tanti anelli.
E allora quali nodi possono essere giudicati i migliori nelle montature in uso pescando dalla spiaggia?
Connettersi
Il nodo sicuramente più importante è quello a cui affidiamo la giunzione dello shock leader alla lenza madre.
Sebbene la sollecitazione vera ed importante insista sul primo tratto dello shock leader è pur vero che il nostro nodo dovrà assolvere al compito di tirarsi appresso anche 100 metri e più di lenza ad ogni lancio, resistere agli incagli o, ipotesi più rosea, vedersela con una buona preda.
Premesso che, come diciamo sempre, il nodo migliore è quello fatto bene, il consiglio che sentiamo di dare è quello di optare, per l’albright special.
Apparentemente complesso da eseguire, cosa in realtà assolutamente falsa, questo nodo è quello che usiamo oramai da anni senza aver avuto mai brutte sorprese sia legando sezioni di pari diametro che diverse come nel caso di shock leader importanti.
La sua migliore prerogativa è quella di mantenere al 100% il carico di rottura dei fili, poi l’albright si presta egregiamente anche ad interfacciarsi con il trecciato e financo col cavetto in acciaio, quando siamo alla ricerca dei pesci serra.
La forma conica ad ogiva che il nodo assume quando è ben realizzato oltretutto ci fa pensare che generi minor attrito sia tra gli anelli che in volo.
In caso di fili sottili o di shock leader conici c’è chi ama realizzare il famosissimo nodo di sangue.
Un nodo eccellente, la cui realizzazione però deve essere impeccabile per ottenerne le massime prestazioni.
Ami, girelle &C.
Per tutto il resto delle giunzioni, ami compresi, sempre a nostro parere, il nodo Uni è e rimane il nodo di elezione, che si fa ad occhi chiusi.
Si adatta a diametri piccoli e medi, semplicemente riducendo il numero delle spire con fili più grandi e viceversa con i più sottili.
La geometria che viene realizzata è bella vedersi oltre che compatta e di poco ingombro con una tenuta sempre ottimale.
Oltretutto se eseguito con buoni filati offre carichi di rottura dal 90 al 100% di quelli della lenza impiegata.
Per concludere c’è una raccomandazione da fare per ottenere sempre nodi all’altezza della situazione.
In primo luogo una buona lubrificazione per evitare tassativamente di “bruciare” il filo durante la chiusura e poi mai assuccarlo al massimo delle sue possibilità.
Uno stress che “segna” pericolosamente il filo … bisogna accostare per bene le spire con una trazione corretta e lasciare ai pesci l’onere di fare il test !