Con questo editoriale di Ottobre voglio parlare di una importante novità che interessa il mondo della nautica e quindi anche gli appassionati di pesca dalla barca.
Questa novità si chiama “Regolamento di attuazione del codice della nautica da diporto” pubblicato con il n.222 della Gazzetta Ufficiale.
Trattasi di una serie di aggiornamenti, semplificazioni e novità che, a detta del Direttore Generale di Confindustria Nautica, ha impegnato a fondo, con un percorso non facile, il governo, per arrivare, come dicevo prima, ad importanti semplificazioni per tutto il mondo della nautica, dalle imprese agli utenti.
Infatti le news riguardano tanto la piccola nautica che il mondo dei superyacht, fino all’argomento patenti che vede, finalmente, l’introduzione del “patentino” ovvero una “mini patente” che consentirà ai sedicenni di condurre un natante.
Sorvolando le nuove opportunità riguardanti la grande nautica, andiamo a vedere quanto di più saliente invece può interessare il nostro mondo, quello della piccola nautica, o, come si dice in gergo, la nautica sociale, ovvero proprio le nostre “barchette” entro i 6 metri di lunghezza.
Tra le novità decisamente positive c’è finalmente la volontà di individuare spazi per l’ormeggio in acqua e a secco, nonché la realizzazione di scivoli pubblici per il varo e l’alaggio delle unità carrellabili ed anche la sosta dei relativi carrelli.
Sicuramente una bellissima notizia di cui sentivamo il bisogno da sempre, ma che ci lascia curiosi nel vederne i tempi e le reali possibilità realizzative, se facciamo mente locale sulla maggior parte delle nostre marine che a stento riescono a sostenere le necessità di base e che non hanno spazi fisici per le infrastrutture di legge, per non parlare delle urbanizzazioni di base.
Sempre nell’ottica di promuovere la nautica anche tra i più giovani, da oggi basterà aver compiuto 16 anni ed aver frequentato un corso formativo con relativi esami, per andarsene a spasso, solo di giorno e solo entro 6 miglia dalla costa, con 10 metri di barca o con una bella moto d’acqua, spinte da 115,6 Cv.
Ovviamente con delle articolatissime limitazioni relative a cilindrata e alimentazione delle motorizzazioni … tra diesel, benzina, aspirate o sovralimentate.
Il regolamento poi continua su nuove disposizioni relative alle dotazioni di sicurezza, a regole sulle idoneità dei mezzi, sul loro refitting fino ai limiti di velocità e ad una disposizione riguardo i rumori molesti che non debbono essere prodotti entro i 500 metri dalla costa.
Bene, apprezzo lo sforzo del normatore ma da uomo di mare con parecchie miglia sulle spalle e forse ormai troppe primavere all’attivo, mi sembra che alcuni di questi provvedimenti innovativi quanto si vuole, siano staccati dalla realtà.
Inizio dai rumori molesti che non possono essere prodotti entro i 500 metri, come se dopo questa distanza non lo siano più, dando così diritto a chiunque, un metro più in là, di molestare il prossimo, con musiche a tutto volume e relativi schiamazzi…
Per non parlare del patentino, che di giorno consente a dei ragazzini di andare in giro con 10 metri di barca, cosa che a volte risulta difficile e pericolosa anche agli adulti.
Andare per mare è molto più pericoloso di quel che sembra perché ci si trova ad affrontare le forze della natura e l’aspetto fondamentale è la perizia, che si acquisisce con l’esperienza e non con 15 giorni di vacanze, o con un corso con degli esami gestiti dalla stessa agenzia.
Non lo so come la possiate pensare, voi che avete avuto la pazienza di arrivare fino in fondo a questa pagina.
Io rimango preoccupato.
Per chi ne volesse sapere di più : https://www.globalfishing.it/wp-content/uploads/2024/10/Nuovo_regolamento_attuazione_codice_nautica_da_diporto-2.pdf